Pensione minima, all’alba del nuovo anno è già arrivata la notizia: è davvero uno schiaffo alla miseria | Italiani senza parole
All’alba del nuovo anno che è appena iniziato, arriva la pessima notizia sulle pensioni minime. Un vero e proprio schiaffo alla terza età.
Come ogni anno, le pensioni continuano ad essere tra gli argomenti più chiacchierati della manovra economica. Con il passare del tempo ci si aspetta che gli assegni che spettano ai nostri pensionati vengano ritoccati in maniera importante, a tal punto da rendere migliore la vita di coloro che hanno smesso di lavorare.
Anche per il 2025 si prevede un ritocco al rialzo degli assegni, ma ancora non sembra essere sufficiente per accontentare il bisogno di coloro che hanno accesso ai cedolini.
La legge prevede che gli importi subiscano una rimaneggiamento ogni anno, in base al tasso di inflazione. Negli ultimi anni però, il ricalcolo delle pensioni, non è stato esattamente conforme a quello che è il tasso inflazionistico, perché l’aumento avrebbe previsto importi non sostenibili per lo Stato italiano.
Ma questa volta però, gli aumenti sono stati un vero e proprio schiaffo alla miseria.
Da anni si attendono pensioni minime a 1000 euro
La realtà è che sono veramente molti i pensionati che, dopo una vita intera passata a lavorare, finiscono per vivere sulla soglia della povertà. L’assegno pensionistico è fin troppo basso per riuscire a sostenere le spese quotidiane, a tal punto che molti pensionati non solo hanno difficoltà ad acquistare anche i beni di prima necessità, ma addirittura trovano difficoltà ad accedere alle cure basilari.
Sono quindi diversi anni che non solo si chiede si aumentare le pensioni, ma anche di portare le minime alla soglia dei 1000 euro. Invece, attualmente si continua ad essere fin troppo lontani da questo importo, che viene considerato adatto ad avere una vita che sia effettivamente dignitosa.
Ecco gli importi degli aumenti
Intanto, per questo 2025 è importante conoscere quali saranno i cambiamenti. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha indicato come si procede per un recupero integrale per le pensioni medio-basse in base all’inflazione che è stata registrata. Chi prende fino a 4 volte la pensione minima avrà un aumento dello 0,8%, per poi scendere fino allo 0,6% per chi prende oltre cinque volte la pensione minima.
Le pensioni minime avranno quindi un aumento legato all’inflazione pari allo 0,8% e un surplus pari allo 2,2%, si passerà quindi da un valore di 614,177 euro a quello di 616,67 euro. Un incremento ritenuto irrisorio, purtroppo.