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Fisco, se ti arriva questo questionario a casa sei nei guai: rispondi così a queste domande o ti arriva la severa sanzione

Fisco, occhio al questionario: rispondi così – Depositphotos – JobsNews.it

Se ti arriva a casa il questionario del Fisco sono guai seri: devi dare queste risposte per non incappare in una multa da paura.

Il Fisco, come ben sapete, è sempre lì, pronto ad effettuare controlli severi su tutti i cittadini italiani. È l’occhio vigile dello Stato che consente di contrastare eventuali anomalie, possibili evasioni. Insomma, è preposto a far sì che tutti rispettino le normative vigenti in materia economica nel nostro Paese.

Proprio per questo motivo, possiamo dire che sia uno dei peggiori incubi di moltissimi cittadini italiani. Pensate che i controlli possono arrivare all’improvviso, senza che nessuno se l’aspetti e quando arrivano tremano le gambe. Ebbene sì, avete capito benissimo, perché può arrivare anche ad inviare a domicilio un questionario.

Quando accade, una volta aperto quest’ultimo bisogna stare molto, ma molto attenti alle risposte che vengono forniscono. Questo perché, in caso di risposte dubbie o poco chiare o che, comunque, fanno si che scatti il campanello d’allarme, possono portare ad avere delle sanzioni che si ricorderanno per tutta la vita.

Certo, non tutti sono destinatari del questionario in questione e, soprattutto, non tutti i cittadini, una volta fornite le risposte, avranno, di conseguenza, le multe di cui abbiamo dato cenno poc’anzi. Nel caso, però, in cui dovesse arrivare, meglio farsi trovare preparati e sapere cosa ed in che modo rispondere.

Questionario del Fisco: rispondi così o sono guai

Il Fisco, come già ribadito in precedenza, è incaricato proprio di svolgere funzioni di controllo sulle dichiarazioni reddituali di tutti i cittadini italiani. Questi, infatti, producono le loro dichiarazioni ogni anno in modo che siano chiari i redditi percepiti durante l’anno solare precedente. L’obiettivo dello Stato è quello di evitare qualsiasi tipologia di evasione.

Per farlo ci sono degli strumenti a disposizione e, in particolar modo, ne esiste uno di cui si avvale. Prima c’era il cosiddetto “Redditometro” che ha fatto paura a molti. Ora, invece, è stato sostituito da quello chiamato “Evasometro“. In questo modo, si controlla se ci siano discrepanze tra il Reddito dichiarato e quello effettivamente percepito. Se ciò dovesse accadere, ecco che scatta l’accertamento e arriva il tanto temuto questionario.

In arrivo multe in caso di queste risposte al questionario – Ansa – JobsNews.it

Rispondi in questo modo o ti becchi una mazzata

Esistono delle soglie oltre le quali l’Agenzia delle Entrate avvia gli accertamenti. Succede nel momento in cui ci sia una discrepanza uguale o superiore al 20% tra il Reddito dichiarato e quello ricostruito, o quando questo superi di ben 10 volte quello dell’assegno sociale. Ecco, in questi casi ci si ritroverà con il fatidico questionario da compilare. In pratica si vuole conoscere le motivazioni per cui un cittadino spenda più di quanto percepisca, e bisogna dimostrarlo.

In pratica, si può dichiarare che i pagamenti effettuati siano stati ad opera di parenti o che questi abbiano fatto una donazione per aiutare il cittadino. Inoltre, si può dichiarare che i soldi spesi derivino da risparmi degli anni passati o da vincite o da eredità o anche da vendita di beni. Insomma, la scappatoia c’è sempre, ma la cosa più importante di tutte è che quanto si dichiari nel questionario debba avere un fondamento. In pratica, devono esistere le cosiddette “pezze d’appoggio“, ovvero i documenti che vanno a confermare quanto dichiarato altrimenti si incorrerà in sanzioni da capogiro.