Nel 2025 saranno il turismo, il commercio e la logistica a spingere il mercato del lavoro: le parole degli esperti
Secondo il report del Ministero, nel 2025 verranno creati 770mila posti di lavoro in diversi settori: scopriamo quali sono
Dal punto di vista delle assunzioni, il 2025 comincerà in maniera cauta: a spiegarlo è Massimiliano Medri, managing director di Adecco Italy, al Sole24Ore. Per il manager questo non significa un rallentamento o una frenata, ma rappresenta piuttosto un approccio attento.
«Nell’industria è in corso un calo delle ricerche in tutto il comparto automotive, a cui sta facendo da contraltare la logistica, sia quella trainata dall’e-commerce sia quella all’interno delle aziende, tant’è che uno tra i profili più ricercati è il magazziniere. Abbiamo molte ricerche anche nel settore alimentare più allargato: nel nostro caso la figura dell’operaio in ambito food and beverage è tra le prime cinque».
«Il Pnrr ha ridato slancio alle ricerche, ma non solo. In tutti i servizi legati a hotellerie e ristorazione, dopo il forte calo del periodo pandemico, c’è oggi una forte richiesta, con focus soprattutto sulla ristorazione. Nel commercio, poi, non solo per il periodo delle feste, ci sono molte ricerche aperte in tutto il retail», spiega Mendri.
Le nuove tecnologie, inoltre, a partire dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, stanno certamente creando nuove occupazioni che fino a qualche anno fa erano inimmaginabili: «vediamo molte richieste di skills specialistiche sull’intelligenza artificiale ma anche sulla web security, per esempio, con la nascita di profili nuovi che fino a 5 anni fa non esistevano. Una dinamica simile a quella che c’è anche nella sostenibilità che è un tema trasversale».
Il tasso di occupazione
Il pensiero di Massimiliano Medri è ripreso anche da Marco Ceresa, group ceo di Randstad Italia che, sempre al Sole24Ore, ha raccontato di «un crescente sviluppo del digitale, con una richiesta sempre maggiore di figure professionali specializzate in tecnologie innovative, in maniera trasversale».
A essere determinanti nell’analisi dei profili di cui il mercato necessita sono sempre le agenzie del lavoro: il report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)”, del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, annuncia che nel 2025 verranno creati fino a 770mila posti di lavoro.
In quali settori ci sarà più occupazione
I profili che avranno maggiore opportunità di essere assunti saranno quelli che si occupano di servizi – in questo settore infatti c’è maggiore concentrazione – poi nell’industria e, per concludere, nel settore agricolo. Per Ceresa: «È molto vivace tutto il settore healthcare, su cui c’è un forte impatto della digitalizzazione e una conseguente richiesta di professionisti per la telemedicina e la salute digitale. E anche la logistica, l’ambito più influenzato dallo sviluppo tecnologico e dall’automazione».
Segnali positivi anche per il settore del Made in Italy, per l’industria tecnica – nella quale si nota una crescita della domanda di lavoro – e per quello del retail e del food & beverage.