Medico di famiglia, svolta epocale: i pazienti devono adeguarsi | Il Governo ha diramato l’annuncio
Cambia tutto per quello che riguarda il medico di famiglia, la svolta che costringe i pazienti a nuovi cambiamenti.
Anche la Sanità cambia (e qualcuno già dice “meno male”), senza però sapere che non sempre il cambiamento è veramente portatore di buone notizie. Quello che è certo è che le modifiche che ci saranno nei prossimi anni saranno veramente molto importanti, e porteranno i cittadini a doversi abituare a una Sanità differente.
Attualmente, sono molti gli elementi di discussione che si alternano in merito ad essa, e a quelli che sono i suoi aspetti più critici.
I medici di famiglia sono sempre nell’occhio del ciclone, e spesso il sistema di lavoro da loro adottato non rispecchia le reali necessità dei cittadini. Poche ore in studio, spesso fatte in maniera svogliata, e senza assistere in maniera corretta ed esaustiva i propri pazienti.
Un sistema che fa acqua da tutte le parti e su cui è il momento di intervenire.
Medico di famiglia: nei prossimi anni ci saranno numerosi cambiamenti
La Sanità ha bisogno di un intervento deciso, per permettere ai cittadini di accedere alle cure in maniera molto più semplice. Il Sistema Sanitario Nazionale dovrebbe permettere ai contribuenti di usufruire gratuitamente delle cure, ma troppo spesso le lunghe liste d’attesa portano il cittadino a rivolgersi ai medici in via privata, con visite a pagamento. L’unico rifugio sono i medici di famiglia, su cui però lo Stato ha deciso di intervenire.
Non più liberi professionisti, ma dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale, che li obbliga a stravolgere il loro operato. Cambiamenti che dovrebbero permettere ai cittadini di godere di un miglior servizio sanitario… oppure no?
Ecco in che modo opereranno i medici di famiglia
Attualmente, i medici di famiglia sono liberi professionisti con uno studio, e in convenzione con il SSN. Questa è la maniera in cui gestiscono i propri assistiti, e quindi gli ambulatori. Essi hanno un numero massimo di pazienti che va dai 1.500 ai 1.800 e per ognuno di loro hanno un guadagno ben preciso.
Con i cambiamenti che si stanno decidendo, i medici non lavoreranno più presso degli studi privati, ma piuttosto all’interno delle Case della comunità, come riportato anche da Il Sole 24 ore, ovvero negli Ospedali al servizio della sanità territoriale. I nuovi medici, con ogni probabilità, saranno obbligati a seguire tale linea, invece chi è già libero professionista potrebbe scegliere altrimenti, impegnandosi però a prestare servizio per la comunità alcune ore a settimana. Una riforma che al momento è solo una bozza, ma potrebbe diventare realtà ben presto.