Treni, giornata complicatissima per la circolazione ferroviaria: ritardi sulle linee a causa di maltempo e guasti elettrici
Caos ferroviario: forti disagi sulla linea Salerno-Reggio Calabria e sospesi i treni a Roma Termini per un guasto
Quella di martedì 14 gennaio è stata una giornata da dimenticare per il traffico ferroviario: a cominciare dalla prima mattinata sospesa la circolazione in diversi tratti della linea Salerno-Reggio Calabria a causa del maltempo che la scorsa notte aveva già provocato non pochi ritardi e rallentamenti. Dall’una del mattino infatti, i treni notturni hanno accumulato ritardi che hanno raggiunto anche le 6 ore. Successivamente, la circolazione è stata in progressiva ripresa, anche se con riduzioni di velocità e continua l’intervento dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana.
L’area più colpita è stata la Calabria del Tirreno cosentino, con violente raffiche di vento che hanno trascinato oggetti metallici sui binari, aumentando ulteriormente una situazione giù complicata.
Dalle 18.10 i problemi sulla circolazione sono cominciati anche alla stazione di Roma Termini a seguito di un guasto a una cabina elettrica nelle vicinanze della stazione che ha causato sospensioni dei treni e ritardi fino a 80 minuti. Come si apprende da ANSA, i viaggiatori vengono informati che i treni potrebbero subire anche cancellazioni “a causa di verifiche infrastruttrali”.
Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha puntato il dito contro il Governo: “Se dal ministro Salvini non arrivano soluzioni, la presidente del Consiglio deve trarre le conclusioni e prendere in mano il dossier dei treni colabrodo: quel che sta accadendo è ormai una emergenza nazionale. […] Serve una risposta rapida e forte ai disservizi. E vanno dati segnali rapidi ai pendolari che stanno pagando dazio in questi mesi: rimborsi automatici e veloci senza lungaggini, scartoffie, code e tempi biblici, stop agli aumenti del costo dei biglietti nel prossimo biennio. Non si preoccupino solo di ‘rimborsi’ e stipendi dei ministri”, ha scritto sui social.
Record negativo
In generale, è risaputo che il sistema ferroviario italiano non sia efficiente: secondo un’analisi di “Altra Velocità – Tutti i numeri del tracollo di Trenitalia”, i ritardi ferroviari degli ultimi tre mesi hanno interessato il 72% dei Frecciarossa e Frecciabianca, ma nel caso dei Frecciargento hanno colpito il 79% dei treni. Il rapporto analizza tutti i tempi di percorrenza delle Frecce fra ottobre e dicembre 2024, per un totale di 22.865 treni presi in considerazione, in media circa 260 al giorno e di questi nessun treno è mai arrivato in orario nell’intero periodo considerato.
I disservizi non costano caro solo agli utenti ma anche a Trenitalia: il rapporto ha stimato un impatto economico per cui “i rimborsi complessivi possono ammontare a oltre 102 milioni di euro all’anno”. Analizzando i ritardi di questi tre mesi e rapportandoli alle opzioni di rimborso previste (per ritardi fra 30 e 119 minuti il 25% del biglietto e sopra i 120 minuti il 50%), abbiamo potuto calcolare il costo teorico complessivo per ciascuna classe, tenendo conto di tariffe e riduzioni .
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La soluzione di Salvini
Il ministro dei Traporti Matteo Salvini pensa a un piano per tagliare del 15% le corse dei treni. Duro l’attacco dell’opposizione che accusa il Ministro di non assumersi le proprie responsabilità. A difenderlo è intervenuto invece il sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante.
«Come Mit siamo impegnati a promuovere lo sviluppo infrastrutturale del paese, recuperando anni di ritardi, no ideologici e assenza colpevole di programmazione. La mancanza, negli scorsi anni, dei necessari stanziamenti per l’adeguamento della rete ferroviaria è alla base delle inefficienze», ha detto.