Intesa Sanpaolo, cos’è successo davvero con l’attacco hacker: i correntisti ora sanno la verità
Attacco hacker Intesa Sanpaolo, i correntisti finalmente conoscono tutta la verità su quello che è successo.
Lo scorso 12 gennaio non è stato di certo un giorno semplice per l’Italia intera, se si pensa alla sicurezza informatica. Un gran numero di portali istituzionali, ma anche privati, sono stati colpiti da un attacco hacker che porterebbe la firma del collettivo filorusso No Name 057, già noto per i suoi attacchi DDoS.
Un cyber attacco che dovrebbe avere un obiettivo ben preciso e che ha colpito una delle maggiori banche italiane, ovvero Intesa Sanpaolo.
Una notizia che in poco tempo ha raggiunto tutti i cittadini e che ha gettato nel panico i correntisti dell’istituto, che hanno avuto paura per il loro denaro e anche per i loro dati sensibili. In quel preciso momento le operazioni bancarie sembravano essere state compromesse in maniera radicale.
Successivamente, gli aggiornamenti hanno raccontato di un attacco che tutto sommato sembrava essere meno grave di quello che si credeva inizialmente, anche se sono state ore di grande incertezza.
Chi sono i responsabili e come agiscono
I responsabili di questo attacco hacker è il collettivo No Name 057, un gruppo attivo già dal 2022 e che aveva messo a segno un serie di colpi con attacchi informatici di tipo DDoS. Una tecnica che sarebbe in grado di procedere sovraccaricando i server del sito che si va ad attaccare, facendo pervenire un gran numero di richieste in maniera simultanea. Una maniera per rendere il sito inaccessibile agli utenti, al fine di agire indisturbati.
Gli attacchi che il gruppo mette a punto sono annunciati in maniera pubblica, attraverso i canali Telegram, su cui sono stati condivisi anche i risultati delle azioni intraprese. A differenza delle organizzazioni criminali che agiscono sul web, la No Name 057 non vuole rubare dati sensibili, né creare criticità di qualsiasi genere. Si tratta di risposte ad eventi geopolitici, come la volta in l’Italia ha confermato il suo supporto agli Ucraini nella guerra con la Russia. Quindi, quello che si vuole è solo creare dei disagi.
Cosa è successo davvero con Intesa Sanpaolo
Gli attacchi si sono concentrati soprattutto su un dominio secondario, come riportato anche da fanpage.it, senza compromettere né l’operatività dei conti correnti, né tanto meno, la gestione dei dati. A parlare a riguardo sarebbe stato il portavoce della banca, che ha indicato come l’operatività sia stata conservata, senza ripercussioni nei confronti delle operazioni bancarie.
Non ci sono stati disservizi per i clienti, e si è concluso non esserci alcuna problematica di sicurezza informatica. Ovviamente, però, l’episodio ha mostrato la vulnerabilità dei sistemi, e occorrerà monitorare con maggiore attenzione le difese dei conti correnti. Insomma, per questa volta nulla di grave, ma potrebbe ripetersi di nuovo, con ripercussioni molto più gravi.