Dimezza la bolletta: da febbraio presenta questa domandina | Ti tieni tanti soldi in tasca
C’è un rimedio per chi si trova a pagare cifre elevate per l’energia elettrica. Basta seguire alcune semplici istruzioni.
Diciamoci la verità: l’entrata in vigore del sedicente “Mercato libero” non è stata affatto una pensata tanto vantaggiosa per il consumatore italiano. Le bollette, a prescindere dal fornitore prescelto, risultano essere di fatto tutte rincarate.
Certo, verrebbe da pensare, non è solo colpa del libero mercato: è un fatto che il costo dell’energia è salito parecchio negli ultimi tre anni. Ci hanno infatti spiegato che ciò è in parte dovuto alla devastante guerra che si sta combattendo in Ucraina.
Ma a prescindere da ciò, è innegabile che vi sia stato – con la scomparsa del fornitore unico e/o privilegiato, ossia quella che un tempo si chiamava Enel – una corsa al rialzo delle tariffe, sembrerebbe talvolta anche poco giustificata. E questo fatto sa pesando parecchio sulle tasche degli italiani, soprattutto nei confronti di quelli considerati più vulnerabili.
Sono tantissimi infatti i cittadini che hanno già da tempo abbandonato il loro fornitore tradizionale di energia elettrica, affidandosi alle migliori offerte presenti sul mercato. Purtroppo però questa scelta, talvolta, la si sta pagando troppo cara: quei meravigliosi vantaggi economici promossi in fase di stipula assai spesso si rivelano, oggi, solo chiacchiere commerciali.
Il costo dell’energia in Italia
Di fatto il nostro paese, in Europa, è probabilmente uno di quelli in cui l’energia elettrica la si paga di più. Giusto per avere un dato su cui meditare: il prezzo medio all’ingrosso è da noi pari a 135 €/MWh, quando in Germania, per dire, tale valore sta sotto i 110 €/MWh.
Per non parlare poi dei paesi scandinavi, nei quali si paga decisamente poco: solamente 32 €/MWh. Fortunatamente però, alla luce dei rincari sempre più spinti, l’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, permetterà ai soggetti economicamente più vulnerabili, a partire da febbraio, di accedere di nuovo al Servizio a tutele graduali.
Come risparmiare sulle bollette
Come dicevamo, dal prossimo febbraio, sino a giugno 2025, le famiglie economicamente disagiate, gli anziani, i disabili e i soggetti residenti in zone recentemente colpite da calamità naturali, potranno presentare domanda per accedere nuovamente – o per la prima volta – al Servizio tutele graduali.
Ciò consentirà loro di poter usufruire, come si dice in gergo, di un “servizio di maggior tutela”, che li accompagnerà per lo meno sino a fine marzo 2027. Il risparmio che si può ottenere aderendo all’iniziativa, se si posseggono i requisiti, non è poi tanto male: stime piuttosto precise parlano di ca. 113 € all’anno in meno sui costi di bolletta.