Addio patronati: ora per questo certificato essenziale devi rivolgerti altrove | I cittadini possono solo adeguarsi
I cittadini che hanno bisogno di questo certificato essenziale non devono rivolgersi più al Caf, ma devono rivolgersi altrove: è caos.
Il nuovo anno ha portato in dote una novità per quanto riguarda i patronati e in particolare un documento, un certificato che di solito veniva richiesto tramite questi uffici. Come ben sapete, infatti, Caf e patronati aiutano i cittadini a compilare un numero elevato di richieste da porre all’attenzione della Pubblica Amministrazione e di svariati Enti pubblici.
Pensiamo, ad esempio, all’ISEE. Questo è proprio il periodo in cui viene rinnovato questo indicatore economico del nucleo familiare. Grazie ad esso, partendo dalla presentazione della DSU, si può accedere ai diversi Bonus che lo Stato mette a disposizione delle famiglie italiane, in particolar modo quelle che si trovano in condizioni di difficoltà economica.
Ce ne sono tantissimi ed abbiamo imparato a conoscerli anno dopo anno e mese dopo mese. Tuttavia, adesso è iniziata una nuova era e i patronati non potranno più aiutare i cittadini italiani a richiedere un certificato specifico. La normativa è cambiata totalmente, è stata rivoluzionata.
Nonostante si tratti di un certificato essenziale, i cittadini dovranno fare riferimento ad un altro istituto per produrre la richiesta. Insomma, hanno perso un punto di riferimento sul territorio ed è già scoppiato il caos. Purtroppo, però, non si faranno passi indietro e l’unica soluzione possibile è quella di adeguarsi.
Addio ai patronati: ora per questo certificato devi andare qui
Il 1° gennaio ha sancito un vero e proprio cambio di rotta per tutti i cittadini italiani che avrebbero dovuto richiedere un certificato essenziale in questo nuovo anno. A stabilirlo è stato il Decreto Legislativo 62 del 3 maggio del 2024, che è entrato in attività proprio il primo giorno di questo nuovo anno.
Il Decreto in questione ha fatto praticamente fuori tutti i patronati, dando maggiori responsabilità ai medici di medicina generale che sono già oberati di lavoro in quanto, a causa del numero basso di colleghi, hanno troppi pazienti. Scopriamo di quale certificazione si tratta e come richiederla d’ora in poi.
Certificazioni di invalidità: ora devi andare dal medico di famiglia
Da questo mese di gennaio, le pratiche per ottenere la certificazione di invalidità, vanno richieste al proprio medico di famiglia, durante l’orario dedicato alle visite. Non mancano le proteste sia dei cittadini che dei medici stessi, che si ritrovano a dover affrontare procedure più lunghe per ottenere queste certificazioni. La conseguenza è i medici potranno dedicare meno tempo agli altri pazienti.
Inoltre, poi, come già possibile intuire, questa pratica da inserire all’interno del portale INPS avrà costi maggiorati rispetto al passato. Tuttavia c’é da dire che, al momento, si tratta di una sperimentazione che vede protagoniste soltanto 9 province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. I problemi per tutti i cittadini italiani inizieranno nel 2026 quando questa normativa verrà estesa su tutto il territorio nazionale.