L’INPS con le mani nei capelli: i cittadini sono in rivolta | In pensione così non ci va più nessuno
Alcuni dati recentemente pubblicati testimoniano una situazione allarmante per i cittadini italiani: andare in pensione conviene davvero?
Si parla tanto del fatto che, con la famigerata Legge Fornero, nel nostro paese si va in pensione decisamente tardi. Oggi come è noto l’età pensionabile di vecchiaia si attesta a 67 anni sostanzialmente per tutti; solo 15 anni fa, gli uomini si pensionavano a 65 anni e le donne, addirittura, a 60.
Nonostante il malumore assai diffuso per questo allungamento del periodo lavorativo – che peraltro potrebbe anche arrivare a 71 anni, se non si raggiungono i requisiti minimi di contributi versati – i dati sui pensionamenti nel 2024 mostrano in realtà una situazione che pare in contrasto con quanto ci si sarebbe potuti aspettare.
Ma raffrontiamo bene i dati sui pensionamenti per gli anni 2023 e 2024. In totale, i pensionati di due anni fa sono stati 907.066, mentre per il 2024 l’esodo si è fermato a 830.452.
Si tratta di un calo di circa l’8,4%: oltre 76.000 persone in meno. Come è possibile ciò? Se si confrontano i dati sulle uscite dal lavoro per pensionamento di vecchiaia, però, la situazione non mostra lo stesso trend: 254.213 uscite nel 2023 e 256.342 nel 2024. Addirittura i pensionati per vecchiaia risultano in incremento.
Chi ha deciso di rinunciare alla pensione nel 2024
Ma chi ha deciso di rinunciare alla pensione nel 2024? A quanto pare il grosso freno ai pensionamenti si è avuto prevalentemente in relazione alle uscite anticipate. Se nel 2023 hanno abbandonato il lavoro prima ben 255.119 persone, lo scorso anno si è verificato un calo piuttosto rilevante, portando le unità in uscita anticipata a 215.058.
Si sta parlando di un 15,7% in meno, che in termini assoluti equivale a 40.061 persone. Pertanto, dei 76.000 pensionati mancanti all’appello lo scorso anno quasi il 53% sono i rinunciatari al pensionamento anticipato. Sta evidentemente qui lo scarto sui numeri tra il 2023 e il 2024.
Perché si rinuncia ad andare in pensione?
Il motivo principale per cui le pensioni anticipate calano negli anni è piuttosto facile da individuare: esso consiste, sostanzialmente, nel metodo di calcolo del futuro assegno previdenziale. Anticipare la quiescenza significa valorizzare le prestazioni pensionistiche solo con il metodo contributivo e, va da sé, meno anni si versa, meno alto sarà il valore del proprio assegno previdenziale.
E’ chiaro che per molti la fascinazione di un collocamento a riposo qualche anno prima del previsto non presenta in realtà un grande appeal, quando questo significa, di fatto, meno soldi in tasca. E perciò si è obtorto collo costretti ad aspettare qualche anno di più.