Spese mediche, se queste le hai pagate in contanti non puoi detrarle: la beffa si abbatte su tutti
Occhio alla tipologia di pagamento delle spese medica. Chi le paga in contanti non potrà beneficiare delle detrazioni: è arrivata la beffa.
Si sta avvicinando il periodo dell’anno in cui bisogna presentare la Dichiarazione dei Redditi percepiti l’anno precedente. Possiamo dire che sia il documento più temuto da tutti i cittadini italiani. Ebbene sì, perché dal suo esito dipende il destino di ogni cittadino rispetto al pagamento di eventuali debiti contratti con lo Stato. Certo, c’è anche chi potrà vantare dei crediti.
Per poter effettuare la propria Dichiarazione dei Redditi ci sono diverse strade percorribili. Lo si potrà fare in autonomia grazie allo strumento del 730 precompilato oppure ci si potrà affidare ai Caf presenti sul territorio o al proprio commercialista di fiducia. In qualsiasi modo si scelga di farla, ci si troverà di fronte sia ai redditi percepiti che alle spese affrontate da poter detrarre.
Tra le tante spese che possono essere detratte, ad esempio, ci sono quelle per l’affitto dell’abitazione in cui si vive. Basterà il contratto, e il gioco è fatto. Altre spese detraibili sono quelle mediche. Non parliamo solo quelle relative agli acquisti effettuati nelle farmacie, testimoniati dagli scontrini parlanti, ovvero quelli sui quali viene impresso il codice fiscale del contribuente.
Parliamo anche delle spese mediche per visite specialistiche o, ad esempio, di quelle sostenute per acquistare occhiali da vista o lenti a contatto. Insomma, ce ne sono diverse. Tuttavia, bisogna stare molto attenti ai metodi di pagamento. Ebbene sì, avete capito benissimo, perché se alcune di queste vengono pagate in contanti, non possono essere comprese tra quelle detraibili. Insomma, si combina una vera e propria frittata. Scopriamo quali sono.
Occhio alle spese mediche pagate in contanti: queste non sono detraibili
Le spese sostenute per acquisto di farmaci, ricoveri, interventi chirurgici e per le viste specialistiche rientrano tra quelle detraibili ai fini della Dichiarazione dei Redditi annuale. Rispetto al totale dei soldi pagati, ogni contribuente può detrarre ben il 19%. Per quanto possa sembra una città irrisoria, questo 19% risulta invece una cifra di tutto rispetto.
Tuttavia, molti commettono un errore che fa si che le spese sostenute, o alcune di queste, non possano essere detraibili. Il motivo sta nel fatto che sono state pagate in contanti e non con strumenti tracciabili. Insomma, oltre il danno anche la beffa, perché non si potrà recuperare un bel niente quando verrà emesso il rimborso sullo stipendio successivo, o alla fine dell’anno nel caso di 730 senza sostituto di imposta.
Dichiarazione dei redditi: occhio alle spese detraibili
Nel 2025 potranno essere detratte tutte le spese sostenute nel 2024, nella misura del 19% la parte eccedente la franchigia di 129,11€. Il professionista che eseguirà la pratica inserirà tutte le spese sostenute nell’anno precedente, calcolerà il 19% del totale e sottrarrà l’ammontare della franchigia di cui abbiamo parlato in precedenza. Attenzione, però, alle diverse fatture e ai metodi di pagamento. Nel caso di uno scontrino in farmacia, non c’è necessità che questo sia comprovato da metodi di pagamento tracciabili come, ad esempio, un bonifico o un pagamento con carta.
Tantomeno le spese sostenute per visite mediche e medico specialistiche presso strutture pubbliche. Il problema, però, si presenta nel momento in cui si richiede una visita medica presso strutture private. In questo caso, infatti, il pagamento della prestazione dovrà essere effettuato tramite strumento di pagamento tracciabile, altrimenti non potrà essere preso in carico ai fini della detrazione fiscale.