Truffa, se ti arriva questa comunicazione non aprirla mai: in un attimo hai perso tutti i soldi | C’è sempre scritta questa parola
Approfondiamo, in questo articolo, come sia possibile riconoscere alcune truffe digitali, utilizzando semplicemente un po’ di arguzia.
Il mondo della rete è un po’ come quello reale: se si sa come muoversi, non si corrono poi così tanti rischi.
Ma se si è poco attenti o disorientati, si è sempre vulnerabili a truffe o furti da parte dei malintenzionati online. Un esempio banale ma chiarificatore: se si monta su autobus affollato con una borsa a tracolla aperta e bene in vista, il rischio di essere derubati sale moltissimo, rispetto a chi se la tiene ben stretta e un po’ occultata.
Allo stesso modo, se ci si muove con la dovuta circospezione su Internet si evitano tanti spiacevoli inconvenienti, come quelli legati a falsi messaggi urgenti che ci invitano a compiere atti di cui, in seguito, ci pentiremo amaramente.
Stiamo qui parlando, ovviamente, del cosiddetto phishing – ossia il fenomeno delle mail inviate in maniera massiva per “pescare a strascico” tra milioni di utenti della rete – e della sua variante smishing, relativo invece all’invio di sms farlocchi. Sono tantissimi infatti coloro che – per inesperienza o superficialità – abboccano a questa truffa che, se la si impara a conoscere bene, può essere evitata tranquillamente.
Come riconoscere una truffa digitale
Per capire se si è di fronte ad una mail o ad un sms truffaldino, vi sono dei semplici accorgimenti da adottare. Innanzitutto si tratta molto spesso di comunicazioni che danno l’impressione di provenire da enti, aziende o istituzioni di indubbia serietà.
Si può infatti essere contattati ad esempio da un corriere per un pacco smarrito, da una applicazione di streaming TV per un rinnovo dell’abbonamento o da un sito di vendite online per una inaspettata vincita. In tutti questi casi, però, niente di ciò che compare scritto nel comunicato risulta veritiero e plausibile. Né tantomeno lecito.
Evitare di essere derubati
Queste comunicazioni, che ricordano assai spesso nella grafica gli enti, le aziende e le istituzioni di cui in genere ci possiamo fidare, hanno sempre il requisito dell’urgenza.
L’urgenza del messaggio è necessaria proprio per creare panico in chi legge, e invogliarlo quindi a rispondere alla mail o all’sms. La richiesta è sempre, o quasi sempre, quella di fornire alcuni dati sensibili, quali ad esempio il numero del nostro conto corrente o della nostra carta di credito. Talvolta, il messaggio è anche accompagnato da un virus piuttosto insidioso, che viene scaricato a nostra insaputa sul PC di casa. O su altri devices elettronici. Ma osservando bene queste comunicazioni, è facile vedere che presentano qualche anomalia: indirizzi mail piuttosto sospetti, grafiche scadenti, nonché diversi errori di ortografia.