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Caro affitti, se il canone ti strozza chiedi al locatore questa modifica nel contratto | Paghi 500€ in meno allo Stato

Affitto casa - fonte_Canva - jobsnews.it
Affitto casa – fonte_Canva – jobsnews.it

Se il tuo canone di affitto ti strozza, puoi chiedere al locatore una modifica del contratto, paghi ben 500 euro in meno. 

I contratti di locazione si rivelano essere qualcosa di ben etichettato a cui però, nel corso degli anni e delle manovre, sono state apportate delle modifiche anche piuttosto importanti. Esattamente come successo per tutti i costi che ognuno di noi sostiene, anche il canone di locazione è aumentato.

Ma come se non fosse sufficiente l’aumento del costo da sostenere ci si è aggiunge anche una crisi del mercato immobiliare non indifferente. Quindi anche in questo caso ci si chiede se ci sia un modo per riuscire ad ottenere un risparmio sul canone di affitto e sembra essere semplice comprendere che non è qualcosa di semplice.

Nonostante ciò ci sarebbe la possibilità di apportare una modifica al contratto, che permetterebbe di abbattere il costo che si sostiene per la propria abitazione in affitto.

Ecco allora cosa si deve sapere se si vuole ottenere un taglio del costo del canone di locazione.

Contratto di locazione: la scelta della tipologia è molto importante

Quando si prende in affitto un qualunque immobile, occorre sottoscrivere un canone di locazione che deve essere poi registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Il contratto va a gestire tutti quelli che sono gli obblighi e i diritti delle parti coinvolte all’interno di un rapporto come quello dell’affitto. Numerose le tipologie di contratto che è possibile utilizzare, ma negli ultimi anni quello a canone concordato sembra essere diventato la scelta migliore in maniera assoluta. Ad averlo introdotto è stata la Legge n. 431/98, esso prevede un canone inferiore rispetto al livello mercato, ma anche una serie di vantaggi a livello fiscale sia per l’affittuario che per il proprietario dell’immobile.

Il contratto di locazione con canone concordato prevede una durata di 3 anni + 2 di rinnovo per le abitazioni; da 6 a 36 mesi per gli studenti universitari e da 1 a 18 mesi per i contratti transitori. Conoscere quelli che sono i vantaggi che è possibile ricavarne si rivela veramente molto importante per riuscire anche a capire per quale motivo è il più scelto.

Contratto di affitto - fonte_Canva - jobsnews.it
Contratto di affitto – fonte_Canva – jobsnews.it

I vantaggi del contratto a canone concordato

Con la scelta del contratto a canone concordato l’affittuario può ottenere una serie di detrazioni fiscali sul reddito. L’Agenzia delle Entrate prevede una detrazione Irpef per gli inquilini che stipulano un contatto che si assesta su queste soglie: 495,80€ per redditi fino a 15.493,71€; 247,90€ per redditi compresi tra 15.493,71€ e 30.987,41€. Anche gli studenti universitari fuori sede possono beneficiare delle detrazioni, per un valore pari al 19% su un importo massimo di 2.633€ all’anno.

Ovviamente i vantaggi fiscali non si fermano al solo affittuario, a poterne beneficiare anche il locatario che però deve decidere di applicare la cedolare secca, al fine di ridurre il canone fiscale che grava sulle sue tasche.