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INPS, dietrofront sui contributi non versati, i tuoi risparmi sono al sicuro | Ci hanno messo una pietra sopra

L’INPS fa marcia indietro: risparmi al sicuro – depositphotos- JobsNews.it

L’INPS ha preso una decisione epocale, facendo marcia indietro sui contributi non versati. Ora, per fortuna, i risparmi sono al sicuro.

Nell’ultimo periodo, vagava nell’aria una notizia poco felice per tantissimi cittadini italiani. Si parlava, infatti, di una vera e propria mazzata per tutti coloro che non avevano versato i contributi. Ebbene sì, perché, a quanto pare, l’INPS, l’Istituto Nazione della Previdenza Sociale, si sarebbe rivalso sui contribuenti e, in particolar modo, sui loro conti corrente.

In pratica, si temeva per i risparmi di tantissimi cittadini che, da un momento all’altro, si sarebbero ritrovati completamente denudati. Questo problema relativo ai contributi ed ai premi non versati dagli italiani, però, non è affatto cosa nuova. Anzi, se ne parla già da tempo, ma possiamo dire che l’Istituto fosse decisamente più clemente.

Ebbene sì, perché era prevista la rateizzazione del debito cumulato dai cittadini. Nel tempo, però, l’INPS aveva pensato di velocizzare il rientro dai debiti dei contribuenti e si è paventata, come già accennato in precedenza, la possibilità di agire in maniera forzosa al prelievo di quanto spettante. Va da sé che sarebbe stata una catastrofe per tutti.

Per fortuna, adesso, si parla di dietrofront e tutti possono tirare un sospiro di sollievo. Finalmente i risparmi sono al sicuro. Molto esultano dicendo che L’INPS ci abbia messo una pietra sopra. Vediamo, quindi, cosa succederà, dopo questa decisione appena presa.

Marcia indietro DELL’INPS: risparmi dei contribuenti al sicuro

Assodato che i risparmi sono al sicuro e che nessuno proverà nemmeno a sfiorarli, bisogna approfondire l’argomento relativo ai contributi ed ai premi non versati dai cittadini. Quando ciò accade, l’INPS invia un avviso di addebito a questi ultimi che, rispetto alla cartella di pagamento, diventa esecutivo a stretto giro. In pratica, bisogna pagarlo entro 60 giorni per non incorrere in ulteriori spiacevoli inconvenienti.

Ebbene sì, trascorso tale termine, l’INPS provvede a riscuoterlo in maniera forzosa. Tuttavia, come già accennato, si può procedere alla rateizzazione del debito contratto. Basterà seguire la procedura indicata già all’interno dell’avviso ed il gioco è fatto. Ora, però, dovete sapere che, addirittura, può essere annullato, ma c’è un solo modo per farne richiesta. Scopriamolo insieme.

Nessuno preleverà più i tuoi soldi per i contributi non versati – Depositphotos – JobsNews.it

Annullare l’avviso di addebito INPS è possibile: basta fare così

Oltre la rateizzazione, l’Istituto offre anche la possibilità di fare richiesta di sospensione ed annullamento. Possono procedere in questi senso il soggetto protagonista, un suo delegato o un intermediario preventivamente autorizzato. Gli utenti che ricevono l’atto in cui si notifica il debito, hanno 40 giorni di tempo per procedere alla richiesta di sospensione dello stesso.

Il ricorso andrà depositato presso il Giudice del Lavoro che deciderà in merito. Inoltre, si può procedere anche in autotutela e, soprattutto, anche alla scadenza del termine previsto dei 40 giorni. Sarà così la stessa INPS a decidere. L’annullamento della notifica è possibile nel momento in cui ci sia una sentenza del Giudice in favore del contribuente che ratifichi l’assenza del debito.