INPS, nel 2025 arriva il bonus: con la nuova legge di Bilancio campi gratis alle spalle dello Stato

Quali sono le principali misure di sostegno al reddito per l’anno in corso? Vediamole assieme e scopriamo se qualcosa è cambiato.
L’anno nuovo è iniziato da poco ma, ahinoi, le previsioni sull’andamento nell’economia nel nostro paese non promettono niente di buono.
La mancanza di una crescita economica sostenuta può avere ovviamente pesanti ricadute sul mondo del lavoro: possono infatti palesarsi all’orizzonte situazioni critiche per le aziende, le quali possono anche portare a dolorosi licenziamenti di personale. Per cercare di contrastare gli effetti devastanti che scenari come questi potrebbero generare, lo Stato ha a disposizione vari strumenti di sostegno al reddito.
Anche per l’anno in corso, le misure previste per dare una mano ai lavoratori in difficoltà sono tante: di seguito ne analizzeremo brevemente alcune, sulle quali il governo Meloni ha apportato alcune modifiche proprio di recente. Cominciamo quindi col parlare del cosiddetto “congedo parentale”.
Il congedo parentale è una misura rivolta ai lavoratori dipendenti, la quale consente loro – padri o madri che siano – di astenersi dal lavoro per un periodo complessivo e cumulativo tra i due genitori di 10/11 mesi, entro i primi 12 anni di vita del proprio figlio. La novità per il 2025 è che l’indennità corrisposta è portata all’80% dello stipendio per ben tre mesi.
Misure di sostegno al reddito per il 2025
Uno strumento classico annoverabile tra gli ammortizzatori sociali è, ovviamente, la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), che consente ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro di poter ricevere una indennità che li accompagni per un certo periodo di tempo.
La NASpI, per il 2025, ha subito una modifica che la rende un poco più restrittiva rispetto al passato. A seguito di dimissioni volontarie e successivo reimpiego, il lavoratore che dovesse perdere quest’ultimo lavoro involontariamente dovrà considerare, ai fini del requisito delle 13 settimane contributive necessarie per accedere all’indennità, soltanto il periodo successivo al suo reimpiego: un modo, questo, per combattere qualche “furbetto”.

Come ottenere il massimo degli incentivi
Concludiamo questa rassegna sulle misure di sostegno al reddito per il 2025 citando infine la proroga dei trattamenti straordinari di integrazione salariale e l’estensione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).
Per ottenere il massimo degli incentivi possibili, e risollevare per un po’ la propria situazione economica in crisi, il lavoratore in difficoltà non deve far altro che affidarsi al proprio sindacato di categoria e informarsi bene, anche tramite jobsnews.it, su quali misure messe a disposizione dello Stato egli possa effettivamente contare.