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Atm conferma lo sciopero del 14 febbraio a Milano: le motivazioni e le fasce garantite

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Confermato lo sciopero di Atm venerdì 14 febbraio: i lavoratori, rappresentati da Al Cobas, chiedono un contratto migliore

Sembra esserci una revoca e invece l’Azienda Trasporti Milanesi ha confermato lo stop ai mezzi nel capoluogo meneghino venerdì 14 febbraio: dunque, a Milano, nel giorno di San Valentino, bus, tram e metro subiranno cancellazioni o ritardi a causa dello sciopero indetto dai lavoratori Atm.

L’agitazione, proclamata dal sindacato AL Cobas, avrà una durata di 24 ore ed era stata già annunciata nei giorni scorsi al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Per venerdì, giornata dello sciopero, Atm ha pubblicato sul proprio sito l’orario completo dei mezzi specificando che “Il servizio delle nostre linee non è garantito dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio”, confermando dunque alcune fasce di garanzia.

L’ultimo sciopero dei mezzi pubblici a Milano indetto da AL Cobas, risalente allo scorso ottobre, ha visto il 19,9% di adesioni. Come riporta Milano Today, la protesta riguarderà soltanto il trasporto pubblico della città di Milano e non coinvolgerà i treni della compagnia Trenord che viaggeranno regolarmente.

Ma perché i lavoratori Atm incroceranno le braccia nella giornata di venerdì 14 febbraio? La motivazione principale riguarda il rinnovo del contratto con la richiesta di un miglioramento netto nel trattamento economico per i dipendenti. Al Cobas spiega di protestare “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo Atm e per la ‘reinternalizzazione’ dei servizi di Tpl in appalto e/o sub-appalto”

Le motivazioni dello sciopero

Tra gli altri motivi che hanno scatenato lo sciopero sindacale c’è anche “il progetto ‘Milano Next’, per la trasformazione di Atm spa in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi”.

Inoltre, il sindacato chiede la “fruizione ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.

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Sciopero anche a Firenze

A Firenze, sempre il 14 febbraio, è stato proclamato uno sciopero che coinvolgerà sia il personale viaggiante che gli impiegati, compresi quelli delle biglietterie. Possibili disagi anche per la tramvia fiorentina. Come spiega Autolinee Toscane, il servizio bus sarà garantito dalle 4:15 alle 8:14 e dalle 12:30 alle 14:29.

Come si legge su Tgcom24, la regolarità del servizio fuori dalle fasce di garanzia, nonché la presenza di personale alle biglietterie, dipenderà dalle adesioni allo sciopero: “La percentuale all’ultimo sciopero di 24 ore proclamato da Cobas lavoro privato il 12 luglio 2022, fu del 18,49%”. Per la tramvia le fasce garantite di servizio sono dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 17 alle 20. Dai turni troppo lunghi alle indennità e alle condizioni di lavoro in relazione agli aspetti di sicurezza tra le motivazione dello sciopero.