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Tragedia INPS, sparisce la ‘minima’: milioni di pensionati senza 1€ in tasca sono a spasso | Lo Stato non garantisce più

INPS: questa volta è una vera tragedia – StockAdobe – JobsNews.it

Brutte notizie per i pensionati italiani. Non esiste più la “minima” e per loro non ci sarà più 1€ dallo Stato: è una tragedia cara INPS.

La pensione minima INPS è un assegno mensile destinato a tutti quei cittadini italiani pensionati che soddisfano determinati requisiti di reddito. Si tratta di un assegno ammontante a circa 617 euro e che, nonostante gli aumenti promessi nell’ultimo periodo, non ha visto incrementi vistosi, tali da permettere un cambio di stile di vita dei percettori.

Pensate che sono stati accreditati solo 3€ in più rispetto allo scorso anno. Le notizie, però, di questi ultimi giorni, non sono affatto confortanti. Infatti, si parla di una vera e propria tragedia per milioni di pensionati che si ritroveranno senza nemmeno più un euro in tasca a causa della fine degli aiuti da parte dello Stato italiano.

La pensione minima è un contributo che va ad integrare l’assegno mensile pensionistico. Quindi, non si tratta di una pensione vera e propria, ma va ad aiutare i pensionati a raggiungere la soglia minima, purché abbiano maturato, durante la loro vita lavorativa, dei contributi. Insomma, ne hanno diritto solo coloro che hanno lavorato ma che non hanno raggiunto una certa soglia.

In più, come già specificato, c’è il requisito reddituale. Questo è fissato ad una soglia di 7844,20€ nel caso si viva da soli. Mentre il Reddito relativo ad una coppia di pensionati non deve superare 23.532,60€. Insomma, la normativa parla chiaro. Tuttavia, è arrivata, proprio in questi ultimi giorni, una triste notizia per tutti. Nessuno più riceverà la pensione minima. Scopriamone i motivi.

Pensione minima addio: pensionati terrificati

Per beneficiare della cosiddetta pensione minima, come già specificato, c’è bisogno di soddisfare alcuni requisiti fondamentali come quello reddituale che non deve superare una certa soglia e quello relativo ai contributi ai fini pensionistici. Per quanto riguarda la soglia reddituale, occorre fare delle precisazioni. Se questa viene superata, l’integrazione prevista diminuisce.

Inoltre, poi, ne può beneficiare solo chi ha versato contributi prima di una data precisa. Nel caso in cui, invece, i contributi versati partano anche un solo giorno successivo a quest’ultima, si potrà dire addio a questa integrazione. Insomma, si tratta di una catastrofe immane che finirà col rendere ancora più poveri una grandissima parte di pensionati italiani.

Milioni di pensionati senza più il proprio assegno – StockAdobe – JobsNews.it

Addio pensione minima: nessuno la percepirà più

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale rispetto ad una integrazione che, negli anni, è risultata essere di fondamentale importanza per tantissimi cittadini italiani che sono arrivati alla pensione. Purtroppo, però, le notizie non sono confortanti. La data da segnare in rosso, o meglio l’anno entro il quale i cittadini avrebbero dovuto versare i propri contributi per sperare nella “minima” è il 1996. Ebbene sì, perché quest’anno ha segnato la svolta totale.

È arrivato il sistema misto, retributivo e contributivo. Pertanto, chi ricade in questo secondo sistema, se la vedrà nera. Non potrà beneficiare di alcuna integrazione alla propria pensione anche se il proprio reddito risulterà bassissimo. In sostanza, tutte le nuove generazioni non potranno godere dell’aiuto dello Stato italiano in nessun caso.