Parcheggi, è ufficiale: la Cassazione ha deciso per l’addio alle strisce bianche | Saranno tutti a pagamento

La Cassazione ha emesso una sentenza epocale. Gli automobilisti sono avvisati: non esisteranno più le tanto amate strisce bianche.
Parcheggiare in città, ormai, è diventata impresa assai ardua e lo è ancora di più quando si va alla ricerca di un posto auto delimitato dalle strisce bianche, ovvero, uno stallo in cui non è prevista alcuna forma di pagamento oraria. Le strisce blu sono dovunque, dominano il manto stradale e, ovviamente, una volta parcheggiata la propria vettura, bisogna recarsi al parchimetro più vicino.
A seconda della zona in cui si decide di parcheggiare, la tariffa oraria può variare. In alcuni casi, in particolar modo nelle zone più vicine al centro cittadino, ai centri storici o a luoghi di interesse storico, economico, una sosta di poche ore può rivelarsi una vera e propria mazzata per il portafoglio. Ecco che, molto spesso, si va alla ricerca delle strisce bianche.
Purtroppo, queste sono sempre più rare, nonostante la normativa parli chiaro o, almeno, questo è ciò che molti pensano a riguardo. Secondo tanti automobilisti, infatti, deve esistere, in qualsiasi città, un numero congruo di parcheggi gratuiti, con strisce bianche, nelle vicinanze degli stalli a pagamento, con strisce blu.
Purtroppo, però, con buona pace dei cittadini, non è più così. La sentenza della Corte di Cassazione è chiarissima per tutti. Bisognerà dire addio alle tanto amate strisce bianche che consentono di effettuare le proprie commissioni senza doversi, per forza di cose, svenare. Scopriamone le motivazioni.
Ufficiale dalla Cassazione: solo parcheggi a pagamento
La notizia dell’eliminazione delle strisce bianche sta facendo disperare, e non poco, la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani. Ormai, però, è stato deciso e non si potrà più tornare indietro. Per parcheggiare in città, bisogna pagare la tariffa oraria prevista dal Comune per una determinata zona di parcheggio.
In realtà, c’è da dire che il Codice della Strada prevede realmente che esistano le strisce bianche in numero congruo rispetto a quelle blu a pagamento. Tuttavia, prevede alcune eccezioni che riguardano in particolar modo i centri storici, le zone a traffico limitato e quelle di interesse storico e turistico. Ora, però, la Cassazione ha stravolto tutto.

Addio strisce bianche: l’ordinanza cambia tutto
La Cassazione ha dovuto esaminare un caso specifico prima di emettere questa ordinanza che risale allo scorso mese di luglio. Per la precisione, l’ordinanza è la 20293 del 23 luglio 2024. Il caso specifico riguardava un automobilista che aveva parcheggiato in una zona istituita a pagamento dal comune di Catania, senza, però, acquistare il ticket al parchimetro vicino. Questi si è beccato una multa, ovviamente, e, però, subito ha provato a contestarla.
La motivazione del ricorso stava nel fatto che non esistessero strisce bianche nelle vicinanze. Dopo varie peripezie, il ricorso in questione è arrivato alla Corte Costituzionale che ha deliberato che il Comune non era in difetto, dato che l’area di parcheggio si trovava in un’area contemplata dal Codice della Strada come di interesse artistico o come centro storico a traffico limitato. Pertanto, bisogna dimenticare le strisce bianche in questi casi specifici e pagare la sosta oraria prevista.