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Riscaldamento, il consumo involontario è un flagello: anche se ti stacchi continui a pagare migliaia di euro

Riscaldamento - fonte_canva - jobsnews.it
Riscaldamento – fonte_canva – jobsnews.it

Il consumo involontario del riscaldamento, sembra essere in grado di metterti nei guai. Potresti pagare migliaia di euro, attenzione. 

Sono ormai diversi anni che coloro che vivono nei condomini, cercano di contrastare il riscaldamento centralizzato per abbattere i costi e gestire in maniera autonoma il consumo. Purtroppo l’aumento delle tariffe non sta remando a favore delle famiglie, ma c’è qualcosa che di potrebbe fare.

Quando la fornitura di gas sembra avere un costo troppo elevato, è opportuno chiedersi se ci sia qualcosa da fare per creare una controtendenza. Le cifre che si arrivano a pagare sono veramente astronomiche, a tal punto che per alcune famiglie sono diventate insostenibili.

Ci sono casi in cui ci si trova a pagare dei servizi che non si utilizzano e chi abita in un palazzo con riscaldamento centralizzato, sa bene a cosa ci si sta riferendo. Questo è anche il motivo per cui, in molti decidono di evitare come la peste abitazioni di questo genere.

Ma evento ancora più spiacevole è quello che riguarda alcune famiglie che si sono trovate loro malgrado a dover pagare un servizio anche dopo averlo sospeso. Secondo gli esperti la colpa sarebbe del consumo involontario, ma ecco di cosa si tratta.

Perché continui a pagare anche se hai staccato il riscaldamento?

Se si vive in un condominio con riscaldamento centralizzato, le spese sono suddivise tra i condomini, con una divisione equa dovuta all’introduzione dei contabilizzatori di calore. Ognuno degli inquilini può finalmente pagare solo ed esclusivamente in base a quello che è il suo consumo effettivo, registrato dai radiatori.

Ma la spesa dell’energia non è l’unica a formare la bolletta, infatti ci sarebbe un’altra quota per il consumo involontario, in altre parole, il calore che si disperde negli ambienti comuni o che involontariamente arriva agli appartamenti che hanno deciso di distaccarsi. Insomma, anche se ci si è avvalsi della possibilità di non utilizzare il riscaldamento autonomo, si beneficia di un calore derivante dalle tubature condominiali che, ovviamente, passano all’interno dei muri del palazzo. Un fenomeno su cui interviene una specifica normativa indicando come i condomini debbano comunque contribuire economicamente alla dispersione di calore.

Riscaldamento e spese - fonte_Canva - jobsnews.it

Riscaldamento e spese – fonte_Canva – jobsnews.it

Il vero motivo dietro il consumo involontario

A questo punto è chiaro che, eliminare in maniera completa i costi del riscaldamento non è in alcun modo possibile, nemmeno provvedendo al distacco del riscaldamento centralizzato. Tutto questo succede perché il calore viaggia anche per vie traverse e arriva anche alle unità abitative che non usufruiscono del sistema di riscaldamento centralizzato.

In gergo tale fenomeno è definito come beneficio radiante e la normativa attuale prevede che chiunque lo sfrutti debba pagare, suo mal grado una quota di spese. A tutti gli effetti il distacco

In pratica, anche se spegni completamente il riscaldamento, le tue pareti ricevono calore dalle tubazioni condominiali e dagli appartamenti vicini, e per questo motivo una parte della spesa ti verrà comunque addebitata. Il distacco, quindi, non significa azzerare i costi, ma solo ridurli. Occorre in ogni caso controllare che i conti siano fatti nella maniera corretta.