Giovedì 27 febbraio i magistrati di tutta Italia incrociano le braccia: l’Anm invita a indossare il distintivo tricolore fino allo sciopero
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I magistrati di tutta Italia incrociano le braccia. Previsti flash mob e manifestazioni: è scontro con il Governo
Giovedì 27 febbraio è in programma lo sciopero nazionale dei magistrati contro le riforme costituzionali e separazione delle carriere. Come si legge su lamagistratura.it, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuto il 25 gennaio nelle sedi delle Corti di appello in tutta Italia il Comitato direttivo centrale – in esecuzione del deliberato dell’assemblea straordinaria – ha definito quali saranno le manifestazioni di protesta.
Come detto, il direttivo ha innanzitutto deciso di proclamare giovedì 27 febbraio una giornata di sciopero contro la riforma costituzionale. Ci saranno poi iniziative ed eventi in tutti i distretti e aperti ai cittadini. Per quanto riguarda Roma è previsto un raduno in Piazza Cavour alle 10: sulla scalinata della Corte di cassazione un flash mob aprirà la manifestazione.
I magistrati, in toga, indosseranno una coccarda tricolore e avranno in mano una copia della Costituzione. Ed è proprio il simbolo della coccarda che ha suscitato diverse polemiche: «Ci sono dei simboli che appartengono a tutti, come l’inno d’Italia o la coccarda, che viene indossata da tutti noi il 2 giugno, in occasione della parata per la festa della Repubblica. La coccarda é un simbolo che unisce: se un magistrato sceglie di utilizzarla per dividere o per una protesta, parte con il piede sbagliato”.
Sono state queste le parole di Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati, nella trasmissione Agorà. Il deputato di Forza Italia ha poi aggiunto: “Un consiglio per l’Anm che vuole essere dialogante: togliete la coccarda. A Palazzo Chigi spiegate le vostre ragioni, anche con veemenza, ma lasciate stare le coccarde. Utilizzarle svilisce la stessa protesta e non fa bene alle istituzioni».
Scontro tra magistrati e governo
«Lo scontro tra i magistrati appartenenti ad alcune correnti e il governo – ha proseguito Mulè durante il suo intervento – risale già al suo insediamento. È stato un crescendo, fino ad arrivare alla riforma della giustizia. Qui non è in discussione se cambiare un pezzo o un altro della riforma, perché l’Anm non vuole la riforma. La separazione delle carriere si fa? Noi diciamo sì, alcuni di loro dicono no».
«Se la loro richiesta è di eliminare la separazione delle carriere, non ci sarà nessun dialogo, perché il programma con cui ci siamo presentati agli elettori prevedeva nella prime pagine la separazione delle carriere. Io devo dar seguito a quel patto di lealtà», ha aggiunto Mulè.
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Gasparri invita alla revoca dello sciopero
Per Maurizio Gasparri l’Associazione Nazionale Magistrati dovrebbe revocare lo sciopero previsto per il 27 febbraio: «L’Anm ha detto che i magistrati devono indossare una coccarda tricolore fino allo sciopero del 27 febbraio? Tre consigli allora: revochino questo sciopero eversivo; se non fosse possibile lavorino di più, per far rilevare la differenza tra lo sciopero eventuale e le giornate di lavoro, che non appaiono caratterizzate da ritmi apprezzabili e sembrano un simil-sciopero permanente”
“Se proprio devono indossare una coccarda se la mettano rossa, così confermeranno la loro natura di avanguardia militante della sinistra politica. Povera Italia», ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia.